La mia pratica
La mia pratica ha due anime: la clinica e il mentoring.
Clinica
Mi baso sull’approccio sistemico-relazionale il quale considera ciascun individuo come un “animale sociale” bisognoso di relazioni, amore e riconoscimento.
Che si tratti di una consulenza individuale, di coppia o famigliare, ciò che mi guida è sempre l’osservazione dei sistemi relazionali nei quali ciascuna persona ha vissuto e vive.
La famiglia è uno dei miei punti di partenza; è il micro-cosmo nel quale scopriamo e costruiamo la nostra identità e il nostro modo di “stare nel mondo”.
In quest’ottica considero ogni difficoltà, malessere o sintomo come l’intreccio tra particolari caratteristiche individuali e specifiche dinamiche interpersonali (DNA relazionale).
Sono tutto ciò che ho visto.
H.Matisse
Mentoring
La sofferenza collettiva degli ultimi due anni mi ha spinta ad investire sempre di più sul benessere e sulla prevenzione del disagio, con l’intento di condividere strumenti e tecniche che permettessero alle persone di “stare bene” con sé stesse per poi stare bene con gli altri.
Il mentoring è: accettazione e scoperta di limiti e risorse, paura e desiderio di cambiare, consapevolezza e empowerment, motivazione e libertà.
Wabi Sabi, uno dei pilastri della filosofia Zen Giapponese, è ciò che mi guida nell’incontro con le persone. Ho iniziato ad applicare questa disciplina nella pratica, affiancandola ai miei modelli teorici di riferimento, in un lavoro di “taglia e cuci” creativo ed incredibilmente stimolante.
Questo approccio si fonda sulla capacità di apprezzare la bellezza delle imperfezioni della vita: tutto cambia, è transitorio ed imperfetto.