Elaborazione di traumi

Il trauma accade.

Accade a noi, alle persone della nostra famiglia, agli amici, e ai nostri vicini. 

Questo perchè gli eventi traumatici fanno parte della quotidianità di ogni individuo: se ne leggono pagine intere sui quotidiani e on-line, vengono raccontati dai telegiornali e dai programmi di cronaca, ne raccogliamo testimonianze da chi ci vive intorno.

Apparteniamo ad una specie vivente molto resiliente; nel corso dei secoli siamo tornati alla normalità dopo guerre, pandemie e catastrofi naturali ma ogni trauma ha lasciato una traccia nella storia, nella cultura, nella quotidianità, nelle famiglie e nelle menti di chi l’ha vissuto in prima persona e di chi ne ha subito gli effetti secondari.

Ma che cos’è un trauma?
E’ una ferita; qualcosa che rompe la quotidianità dell’individuo che lo vive.

Il trauma è inevitabile, insopportabile e intollerabile.

Ogni trauma rappresenta una minaccia all’integrità della persona e può comportare lesioni fisiche più o meno gravi.

Di fronte a qusto evento l’ individuo è impotente e sperimenta una sensazione di pericolo di morte imminente e totalizzante (Hermann, 1992b; Krystal, 1988; Ven der Kolk, 1996). 

Questa sensazione può riguardare sé stesso o una persona a lui vicina.

Un trauma può essere:

Tra i traumi più conosciuti vi sono: abusi, maltrattamenti e aggressioni, incidenti e catastrofi, malattie e lutti.

La sofferenza psicologica che segue l’esposizione ad un evento traumatico è molto variabile. 
Quindi il modo in cui ciascuno di noi reagisce ad un trauma dipende dalla storia individuale, dal tipo e dalla qualità di attaccamento e dalle caratteristiche di personalità.

Chi vive un trauma vorrebbe subito “andare oltre”, dimenticarlo e ritornare alla normalità ma la parte del cervello deputata a garantire la sopravvivenza non è così veloce a denegare.
Se hai vissuto un trauma avrai familiarità con i “flashback” e con quella sensazione di paura che si ripresenta di fronte anche al più piccolo degli indizi di pericolo.

Il trauma produce cambiamenti psicologici reali come: un incremento dell’attività degli ormoni dello stress, una ritaratura del sistema d’allarme del cervello e alterazioni nel sistema che discrimina le informazioni.

La persona traumatizzata è ipervigilefatica a vivere la propria vita con spontaneità e coinvolgi-mento e prova sensazioni di disconnessione dal corpo e dal proprio mondo emotivo (alessitimia).

Ogni trauma segna in modo indelebile la mente, il corpo e il cervello; è come una tempesta di neve che congela ogni cosa. 
La sua elaborazione richiede un “lavoro ad orchestra” nel quale si considerino contemporanea-mente tutte le parti coinvolte: ogni strumento influenza ed è influenzato dagli altri. 

Iniziare a sciogliere un aspetto comporta il progressivo scioglimento degli altri e il raggiungimento di un progressivo benessere.

Negli anni la tecnica dell’EMDR (Eye movement Desensitizazion and Reprocessing) si è rivelata uno strumento potente nella trasformazione di un evento traumatico in qualcosa che appartiene al passato. 
Oggi questa tecnica è parte integrante nei percorsi psicologici che conduco con i pazienti che soffrono per un trauma e che necessitano di ri-collocarlo nella propria memoria.

Dal trauma si può guarire.

La terapia psicologica, affiancata all’uso di tecniche corporee e psicologiche specifiche, è ciò che permette di superare un evento traumatico e di rielaborarlo in modo funzionale alla propria sopravvivenza.

Sei interessat@ ad un colloquio per l’elaborazione di traumi? 

CONSULENZA PROFESSIONALE

STRUMENTI: colloquio, carta e penna, fotografie.
COSA SERVE: stanza tranquilla con pc/smartphone e connessione stabile + quaderno personale.